Il cruscotto interattivo presenta i risultati sulle imprese Europee
La seconda indagine Esener-2, condotta da Eu-Osha – Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro – nel 2014, ha analizzato relativamente ai rischi sul lavoro nuovi ed emergenti, la sicurezza e salute sul lavoro (SSL) e, più in particolare, i rischi psicosociali e il coinvolgimento dei lavoratori nella gestione della SSL.
I dati raccolti, già anticipati nel 2015, evidenziano in una nuova relazione che tre quarti delle 50 mila organizzazioni dei 36 diversi paesi sulle quali è stato condotto il sondaggio nel 2014, segnalano la presenza di almeno un rischio psicosociale al loro interno.
La relazione mostra inoltre come in Europa il 41% delle organizzazioni abbia dichiarato di non disporre di strumenti adeguati per la valutazione del rischio. Il 33% delle imprese UE con più di venti lavoratori ha dichiarato invece di aver un piano d’azione per lo stress lavoro correlato, con percentuali maggiori raggiunte da Regno Unito (57 %), in Romania, Danimarca, Svezia e Italia (50 %).
Sul tema della gestione della sicurezza e del rispetto della normativa corrente, è proprio l’obbligo normativo che spinge l’85% delle organizzazioni ad occuparsene, con il 40% delle imprese europee che percepisce quegli obbglighi normativi come complessi e difficili da affrontare.
I dati nello specifico sono consultabili tramite un cruscotto interattivo, editato anche in italiano, e possono essere filtrati per Settore di attività o Dimensione di impresa, quindi per le decine di voci raccolte sotto le cinque macro aree Risultati principali, Gestione della Ssl, Rischi psicosociali e loro gestione, Incentivi e ostacoli.
Alla nuova relazione, pubblicata in lingua inglese, seguiranno analisi approfondite che verranno pubblicate nei prossimi anni.