Le soglie europee degli appalti pubblici si abbasseranno dal 1° gennaio 2020: lo hanno stabilito i regolamenti 1828 e 1829 dell’Unione Europea.
A partire dal 1° gennaio 2020, come previsto dai regolamenti 1828 e 1829 dell’Unione Europea, si abbasseranno le soglie europee degli appalti pubblici. Le norme saranno immediatamente applicabili negli Stati membri e non richiederanno disposizioni per il loro recepimento negli ordinamenti interni.
Le nuove soglie europee
La soglia europea scenderà da 144mila euro a 139mila euro per gli appalti di servizi e forniture, che comprendono le gare per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura, banditi dalle autorità governative centrali. Inoltre, la soglia passerà da 221mila euro a 214mila euro per gli appalti di servizi e forniture aggiudicati da amministrazioni che non sono autorità governative centrali, ovvero la maggior parte dei casi in cui ricadono le gare di progettazione. Per quanto riguarda invece l’affidamento degli appalti dei lavori, la soglia calerà da 5.548.000 euro a 5.350.000 euro. Un limite indifferente sia per i settori ordinari che per quelli speciali e per le concessioni.
Appalti e soglie europee
Le soglie europee sono importanti perché, come sancito dal Codice Appalti (D.lgs. 50/2016), sono determinanti sulle procedure da seguire nell’affidamento dei lavori e dei servizi, quali incarichi di progettazione, e delle forniture. Se non si superano le soglie comunitarie è possibile utilizzare l’affidamento diretto e la procedura negoziata, diverso il discorso per gli importi più elevati che hanno invece bisogno delle procedure ordinarie. L’abbassamento delle soglie sottrarrà un certo numero di gare dal raggio delle procedure più semplici. Alcuni appalti, gestiti finora con la procedura negoziata, passeranno sotto la procedura ordinaria.