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Autorizzazione paesaggistica semplificata: ok delle Regioni

Autorizzazione paesaggistica semplificata

Silenzio-Assenso per i pareri obbligatori e vincolanti delle Soprintendenze per interventi di lieve entità

Lo scorso 07 luglio ’16 in occasione della Conferenza Unificata Stato-Regioni è stato sancito l’accordo sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica relativo all’individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata da parte delle Soprintendenze e che comunque riguarderanno esclusivamente quegli interventi edilizi di lieve entità.

Il nuovo regolamento comprende quattro allegati:

  • Allegato A – elenco degli interventi paesaggisticamente irrilevanti o di lieve entità non soggetti ad autorizzazione paesaggistica contenente 31 tipologie di interventi, volti al miglioramento dell’efficienza energetica, di consolidamento o superamento delle barriere architettoniche;
  • Allegato B – elenco degli interventi di lieve entità sottoposti a procedura semplificata contenente 42 tipologie di interventi, volti alla modifica delle caratteristiche architettoniche dell’edificio come realizzazione di porticati o tettoie o modifiche dei prospetti delle coperture;
  • Allegato C – schema di istanza di autorizzazione paesaggistica semplificata;
  • Allegato D – scheda di relazione paesaggistica semplificata, che è l’unico documento che il cittadino dovrà presentare a corredo della domanda di autorizzazione paesaggistica semplificata.

Il decreto dovrebbe eliminare circa un terzo del carico di lavoro agli uffici degli enti preposti alla gestione del vincolo paesaggistico, oltre che ridurre il peso burocratico sui cittadini.

Anche il presidente del Consiglio Nazionale Anci, Enzo Bianco, ha mostrato grande soddisfazione per l’intesa raggiunta, concetto rafforzato dal sindaco di Catania il quale ha confermato che a causa dei vincoli paesaggistici molti cittadini non potevano apportare alle proprie abitazioni la minima modifica poiché vincolata ad un parere della sovrintendenza di turno.

“La decisione di oggi modifica le procedure e, per quegli interventi edilizi di lieve entità indicati nello schema di regolamento approvato già in via preliminare del Consiglio dei Ministri, si potrà procedere alle modifiche scaduti i termini dell’invio della domanda che variano dai 30 ai sessanta giorni. Questo semplificherà e velocizzerà le procedure e migliorerà la vita dei cittadini”, ha concluso Bianco.

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