Al via i primi cantieri pilota di Reggio Calabria, Foligno e Feltre per sperimentare la messa in sicurezza degli edifici contro il rischio sismico
Sono pronti i progetti dei primi tre cantieri pilota (Reggio Calabria, Foligno e Feltre) per gli interventi di risanamento antisismico “leggero” che miglioreranno la sicurezza senza allontanare i residenti. Lo ha detto il Project Manager di Casa Italia, nonché ex rettore del politecnico di Milano, Giovanni Azzone, durante il 62° Congresso degli ingegneri italiani, che si è svolto nei giorni scorsi ad Assisi.
Sono in tutto dieci i cantieri pilota, scelti in base alla pericolosità sismica, che sperimenteranno i metodi diagnostici e le soluzioni innovative e non invasive del progetto per la messa in sicurezza degli edifici contro il rischio sismico che, ricordiamo, è stato ideato dall’architetto e Senatore a vita Renzo Piano e che coinvolge il Gruppo G124, un gruppo di lavoro giovane che si occupa in generale di progettare la riqualificazione delle periferie delle città italiane.
Il progetto Casa Italia, deciso da Matteo Renzi nel consiglio dei ministri del 25 agosto 2016, dopo il sisma che ha colpito il Centro Italia, e rilanciato l’8 aprile dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni dal museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, prevede tre miliardi di euro da distribuire in tre anni per avviamento delle attività di prevenzione e messa in sicurezza sul territorio.
Casa Italia, cantieri Pilota
- Catania
- Feltre (Belluno)
- Foligno (Perugia)
- Gorizia
- Isernia
- Piedimonte Matese (Caserta)
- Potenza
- Reggio Calabria
- Sora (Frosinone)
- Sulmona (L’Aquila)
Il progetto, come spiega Renzo Piano, si basa su cinque principi:
- Diagnostica
- Cantieristica leggera (dove si può intervenire con metodi nuovi)
- L’idea di non separare le persone dalla propria casa
- Educazione delle persone e degli operatori
- Sostenibilità economica.
Casa Italia, soggetti coinvolti e mappa dei rischi dei Comuni italiani
Nel programma Casa Italia, riveste un ruolo fondamentale l’attività di prevenzione, e su questo fronte è stata ideata la mappa dei rischi dei comuni italiani, messa a punto dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) attingendo alle informazioni possedute dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) oltre ad altri soggetti qual
- Ministeri dell’Economia, dei Beni culturali, dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dell’Istruzione
- Enea
- Cnr
- Mattm
- Agenzia delle entrate
Sarà inoltre necessario fare una sorta di data base integrato sulle caratteristiche degli edifici (con informazioni su età, tipologia costruttiva, stato di conservazione, qualità energetica dimensione, tipologia e localizzazione degli edifici).
La mappa, che sarà pubblicata sul sito dell’Istat e successivamente sui siti dei Comuni una volta completata la fase di test a chiusura della stagione estiva in corso, è un sistema georeferenziato in cui sarà possibile selezionare il proprio comune e capirne il livello di pericolosità avendo a disposizione una scheda in cui sono riassunte tutte le informazioni sulla vulnerabilità sismica e idrogeologica e sul numero di persone soggette a rischio. La mappa è stata . .