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Codice Appalti, pronto il decreto Sblocca Cantieri

Lavori pubblici

In arrivo le modifiche urgenti al Codice Appalti: maglie più larghe per l’affidamento diretto dei lavori, vincoli meno stringenti su subappalto e appalto integrato e unico regolamento attuativo.

Il decreto Sblocca Cantieri arriva sul tavolo del Consiglio dei Ministri, anche se su alcuni punti è ancora in corso il confronto all’interno del Governo. Spazio dunque a diverse ipotesi.

Affidamento diretto dei lavori

L’obiettivo è velocizzare le procedure per consentire l’avvio immediato dei lavori. Una delle proposte in merito mira a stabilizzare la norma provvisoria introdotta nell’ultima finanziaria, che ha elevato da 40.000 a 150.000 euro la soglia per l’affidamento diretto di lavori, in seguito alla consultazione di tre operatori economici. Altre ipotesi propongono l’innalzamento della soglia a 1 milione di euro.

Meno vincoli alla progettazione

La proposta concede nuovamente alla stazione appaltante il potere di valutare l’opportunità di ricorrere al concorso di idee o di progettazione. In una delle bozze si evince che la possibilità motivata di non ricorrere alla procedura del concorso di progettazione, consentirebbe un’accelerazione dell’avvio delle opere urgenti già oggetto di finanziamento ma ora bloccate. Eventualità che consentirebbe, inoltre, un’accelerazione delle procedure di spesa pubblica.

Ritorno al regolamento unico

Lo Sblocca Cantieri potrebbe reintrodurre il regolamento attuativo unico. Al suo interno tornerebbero le disposizioni già contenute nel Dpr 207/2010, integrate e aggiornate con le previsioni degli atti nel frattempo adottati o proposti dalle Amministrazioni competenti.

CAM e incentivi per la progettazione interna alla Pubblica Amministrazione

Novità anche per quanto riguarda i Criteri ambientali minimi (CAM). Da quanto emerso dalle prime bozze in circolazione, l’obbligatorietà rimarrà solo nelle gare di importo superiore alle soglie europee. Tra le proposte, da sottolineare la reintroduzione dell’incentivo del 2% per le attività di progettazione svolte dai dipendenti delle P.A. e dai dirigenti con stipendi più bassi.

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