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Codice Appalti, pubblicati i criteri ambientali minimi per i servizi di illuminazione pubblica

Illuminazione pubblica

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 28 aprile 2018 che regola i criteri ambientali minimi per l’affidamento dei servizi di illuminazione pubblica. Le nuove regole entreranno in vigore il 27 agosto 2018.

Nuove regole per quanto riguarda i criteri ambientali minimi relativi ai servizi di illuminazione pubblica. Di recente, infatti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 28 aprile 2018, teso a integrare il Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della Pubblica Amministrazione. Una serie di norme utili ad agevolare l’adempimento delle gare, integrando il DM 27 settembre 2017 con cui sono stati definiti i Criteri Ambientali Minimi per l’acquisizione di sorgenti luminose e apparecchi per l’illuminazione pubblica, oltre all’affidamento dei servizi di progettazione degli impianti. Il decreto entrerà in vigore il 27 agosto 2018.

Cosa comprende il servizio di illuminazione pubblica?

Il servizio di illuminazione pubblica comprende:

  • la gestione degli impianti (conduzione, manutenzione e verifiche periodiche);
  • la fornitura di energia elettrica per l’alimentazione degli impianti;
  • un censimento degli impianti di illuminazione pubblica a cura del fornitore;
  • la definizione di un progetto definitivo o esecutivo degli interventi di riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica;
  • la realizzazione dei lavori previsti da un progetto esecutivo degli interventi di riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica.

Il primo necessario step è caratterizzato dal censimento degli impianti, il quale deve consentire l’individuazione delle componenti dell’impianto e del loro stato. Dopodiché, in base ai risultati che ne derivano, si può far fronte al bisogno di realizzare ulteriori attività. Accertare la conformità normativa dell’impianto è un altro passo di fondamentale importanza, al fine di stabilire se si rispettano i requisiti relativi alle normative e alle leggi del settore inerenti la sicurezza elettrica e statica. Nel caso in cui il progetto preveda la riqualificazione energetica dell’impianto, gli interventi, oltre alla conformità dei requisiti normativi, devono garantire un risparmio energetico rispetto allo stato attuale, tenendo conto delle indicazioni del DM 27 settembre 2017.
Inoltre, se il progetto prevede anche la riqualificazione urbana, gli interventi devono consentire l’integrazione della progettazione all’interno degli strumenti urbanistici generali ed attuativi o all’interno di una progettazione architettonica ed urbanistica più ampia. Questi interventi possono essere attuati solo dopo aver stabilito gli eventuali interventi di riqualificazione energetica e conformità normativa.
Il progetto può comprendere l’adozione di sistemi intelligenti come l’installazione di servizi che potenziano le funzionalità degli impianti di illuminazione grazie a tecnologie avanzate ed eventualmente integrate con altre piattaforme presenti sul territorio. L’adozione dei sistemi intelligenti rappresenta l’ultimo step, dopo la verifica della conformità normativa e gli eventuali interventi di riqualificazione energetica ed urbana.

I requisiti per la partecipazione al bando

Il progetto di un impianto di illuminazione comprende aspetti fotometrici, ergonomici ed energetici oltre ad aspetti di sicurezza legati alla conformazione e dimensionamento dell’impianto stesso. L’offerente deve disporre di personale con le competenze tecniche necessarie a scegliere, dimensionare e progettare correttamente l’impianto ed i singoli apparecchi anche al fine di ridurne gli impatti ambientali. Inoltre, il progettista dell’impianto elettrico, interno o esterno all’organizzazione dell’offerente, deve essere regolarmente iscritto all’albo professionale per le specifiche competenze tecniche richieste e aver esercitato la professione per almeno cinque anni.
L’offerente deve dimostrare di aver soddisfatto i criteri tramite un’idonea documentazione che attesta le qualifiche richieste, insieme all’esistenza di contratti di collaborazione con progettisti in possesso di tali qualificazioni. In particolare deve fornire l’elenco dei progetti a cui il progettista ha partecipato negli ultimi 5 anni, con relativa attestazione del committente.

Gli indici di valutazione

Il decreto contiene anche una serie di modalità idonee allo svolgimento delle prestazioni richieste dal bando, accompagnate da una griglia di valutazione in cui è indicato il punteggio massimo da attribuire all’attività svolta. Ad esempio:

  • per la riqualificazione energetica, il progetto deve identificare gli interventi atti a ridurre gli impatti ambientali del servizio in un’ottica di ciclo di vita;
  • per la riqualificazione urbana, l’elemento base risulta un inquadramento urbanistico dell’impianto di illuminazione, ovvero quella serie di elementi complementari che possono essere dati da una definizione delle caratteristiche della luce in termini di resa cromatica, colore della luce, abbagliamento, caratteristiche estetiche e funzionali degli apparecchi di illuminazione per ogni ambito progettato.

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