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Edilizia scolastica, il Ministro dell’Istruzione lancia la mappatura satellitare per verificare la sicurezza degli edifici

Il Miur annuncia un’intesa per introdurre la mappatura satellitare delle scuole e velocizzare le procedure di ristrutturazione.

Il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ha anticipato attraverso i suoi canali social alcune delle iniziative che saranno oggetto di discussione durante la prossima Conferenza Unificata, prevista per giovedì 6 settembre. Al centro dell’attenzione la mappatura satellitare delle scuole italiane e procedure più veloci per realizzare i lavori di ristrutturazione necessari.

Quasi 40 mila edifici tracciabili

“I nostri figli devono poter frequentare scuole sicure. È un loro diritto. Abbiamo dati ancora preoccupanti sugli edifici scolastici – sostiene Bussetti – Vuol dire che in questi anni non è stato fatto abbastanza. Sono stati stanziati soldi, ma senza mettere mano a quelle procedure farraginose che impediscono di far arrivare in fretta le risorse agli Enti locali proprietari degli edifici scolastici.
È un problema che stiamo risolvendo con norme che semplificheranno le procedure e velocizzeranno la spesa. Ma per intervenire al meglio e individuare le priorità ci servono anche dati ancora più precisi sulla condizione delle nostre scuole – precisa il Ministro – Per questo ho chiesto la collaborazione dell’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, e del CNR, il principale ente pubblico di ricerca del Paese, per far partire una mappatura satellitare delle nostre scuole. Non è mai stato fatto.
Quasi 40.000 edifici saranno ‘fotografati’ attraverso il sistema COSMO-Skymed, che è in grado di misurare lo spostamento degli immobili al decimo di millimetro. Le informazioni che otterremo dai satelliti ASI saranno trasmesse al CNR che ha le risorse umane e strumentali per elaborarle e darci un quadro dettagliato dei nostri edifici scolastici. Potremo così far partire verifiche e segnalazioni. Accelerando i tempi dei controlli e dei conseguenti interventi di adeguamento. In un mese e mezzo avremo già i primissimi dati.”

Velocizzare le procedure di ristrutturazione

In secondo luogo, il Miur intende avviare procedure di semplificazione per quanto riguarda i passaggi burocratici necessari a velocizzare l’apertura dei cantieri. Oltre il decreto “Ministeri”, che ha eliminato il concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) per la programmazione degli interventi, è stata predisposta una bozza di intesa che stabilisce i criteri con cui il Ministero dell’Istruzione ripartirà le risorse destinate all’edilizia scolastica:

  • 43% in base al numero degli studenti,
  • 42% in base al numero degli edifici,
  • 10% in relazione al rischio sismico delle aree su cui sorgono le scuole (zona 1: 40%; zona 2: 30%; zona 3: 20%; zona 4: 10%),
  • 5% in base all’affollamento delle strutture.

I criteri sopra elencati però non trovano l’accordo dei Presidenti delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017, perché considerati troppo sbilanciati a favore del numero degli studenti e disattenti al rischio sismico. L’intesa prevede inoltre tempistiche abbreviate per l’aggiudicazione dei lavori da parte degli enti locali e la realizzazione di un sistema informativo di acquisizione dei dati regionali in tempo reale. Secondo le intenzioni del Miur la nuova anagrafe dell’edilizia scolastica dovrebbe entrare pienamente in funzione entro febbraio 2019.

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