Le conseguenze dell’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus sortiscono i primi effetti sulla progettazione, l’OICE dichiara: rettificato il 28,1 % delle gare e domanda pubblica in calo del 13%.
Un report dell’Ufficio studi e banche dati dell’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura che aderisce a Confindustria, mette in luce i primi risultati dei provvedimenti adottati dal Governo per contrastare la diffusione dell’epidemia da Coronavirus: gare rettificate e calo della domanda pubblica.
139 procedure rettificate
Sono ben 139 le procedure di affidamento di incarichi di ingegneria e architettura che sono state rettificate durante il lasso di tempo che va dal 9 al 27 marzo: il 28,1% del totale su 494 gare pubblicate. Un incremento di quasi 15 volte rispetto allo stesso periodo del mese precedente, un’accelerazione dovuta soprattutto agli effetti del decreto “Cura Italia” in vigore dal 18 marzo.
Come chiarito dall’OICE le sopracitate rettifiche consistono in una proroga dei termini per la presentazione delle offerte, nella sospensione della gara o nell’annullamento del sopralluogo. Quasi il 95% delle rettifiche comprende 132 gare la cui scadenza dei termini è stata prorogata. Di queste, 41 sono state modificate con un espresso richiamo ai provvedimenti emessi dal Governo per l’emergenza o alla necessità di adottare misure di contenimento dell’emergenza sanitaria.
In seguito ad una prima analisi riguardante i numeri delle gare, l’OICE ha anticipato che presto sarà diramato uno studio sull’impatto dell’emergenza sanitaria in merito agli importi delle gare.