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Interventi di manutenzione ordinaria, ecco la bozza del decreto sui livelli di progettazione

manutenzione edilizia

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha messo a punto una bozza del decreto che regolamenterà gli interventi di manutenzione ordinaria, programmata e di primo intervento.

Grandi novità per quanto riguarda la definizione dei livelli di progettazione semplificata per gli interventi di manutenzione ordinaria. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, ha finalmente stilato una bozza del decreto che andrà a regolare tali operazioni fino a 2,5 milioni di euro. Un provvedimento fermo da più di un anno e totalmente rinnovato dal nuovo Codice Appalti, il quale ha previsto l’obbligo di mandare in gara il progetto esecutivo andando incontro a molte lamentele degli enti locali che hanno giudicato la scelta sin troppo onerosa per le manutenzioni. A tal proposito, il Decreto Correttivo del Codice ha quindi preferito bandire le gare per l’affidamento di interventi di manutenzione sulla base di un progetto semplificato.

Come progettare la manutenzione?

La bozza redatta dal MIT definisce tre tipologie di intervento: manutenzione ordinaria, manutenzione programmata e manutenzione di pronto intervento. Per quanto riguarda la prima categoria, gli interventi vanno progettati in un unico livello e tutte le lavorazioni vanno definite nel contenuto prestazionale ed esecutivo. Prima di elaborare il progetto, è necessario procedere con le analisi e la valutazione di:

  • cause che rendono necessari gli interventi;
  • coerenza con il piano di manutenzione;
  • efficacia della soluzione proposta;
  • eventuali alternative per i materiali e le soluzioni tecniche, le modalità di intervento e le condizioni di fruibilità dell’opera.

Al fine di individuare l’intervento di manutenzione adeguato è invece indispensabile:

  • esaminare la documentazione tecnica progettuale e quella inerente agli interventi pregressi;
  • effettuare rilievi, indagini e diagnosi dello stato di degrado dell’opera;
  • definire le zone di intervento, individuando le aree di cantiere e di stoccaggio temporaneo dei materiali.

Spetterà, dunque, al progettista aggiornare chi di dovere in relazione alla valutazione delle diverse alternative di intervento, in base a:

  • coerenza con le caratteristiche dell’opera;
  • ottimizzazione dell’uso del bene;
  • modalità esecutive;
  • criteri di controllo;
  • risparmio di gestione;
  • sicurezza;
  • rischi;
  • costi.

Dopodiché si potrà redigere il progetto unificato di manutenzione ordinaria, il quale dovrà contenere:

  • relazione tecnico-illustrativa;
  • elaborati grafici;
  • capitolato speciale d’appalto;
  • elenco prezzi;
  • computo metrico estimativo;
  • cronoprogramma;
  • piano di sicurezza e coordinamento;
  • quadro di incidenza della manodopera;
  • quadro economico;
  • schema di contratto.

In seguito la stazione appaltante, ai sensi dall’art. 23 del Codice Appalti e dal relativo Decreto BIM (DM 560/2017), potrà richiedere il progetto in BIM. L’intervento deve, infine, prevedere l’aggiornamento della documentazione sullo stato di consistenza dell’opera a seguito dell’intervento di manutenzione.

La manutenzione ordinaria di pronto intervento

Il progetto di manutenzione ordinaria di pronto intervento deve comprendere:

  • relazione tecnica che illustri il danno o il guasto;
  • eventuali elaborati grafici;
  • disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici;
  • elenco prezzi;
  • stima del costo dell’intervento;
  • cronoprogramma;
  • piano di sicurezza e coordinamento.

Anche in questo caso, l’intervento deve prevedere l’aggiornamento della documentazione sullo stato di consistenza dell’opera a seguito dell’intervento di manutenzione.

Come si evolverà la situazione?

Molto probabilmente, il prossimo 22 maggio, durante la prima riunione tecnica utile, la Conferenza Unificata analizzerà la bozza del provvedimento. Nonostante ciò, per regolamentare gli interventi di manutenzione straordinaria, sarà necessario attendere un decreto successivo. Continua invece l’attesa per la norma relativa ai livelli di progettazione inerenti a tutte le altre fattispecie di interventi.

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