Province e Città metropolitane potranno attingere dall’apposito finanziamento di 1,15 miliardi di euro per la messa in sicurezza di ponti e viadotti esistenti e per la realizzazione di nuove opere in sostituzione di quelle che presentano problemi strutturali.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 7 maggio 2021 del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che ripartisce 1 miliardo e 150 milioni di euro (350 milioni per il 2021, 450 milioni per il 2022 e 350 milioni per il 2023) tra le Province e le Città metropolitane. Le risorse sono state distribuite sulla base di tre parametri: consistenza della rete viaria, parco circolante mezzi e vulnerabilità ai fenomeni naturali. In percentuale, i fondi sono così suddivisi: Emilia-Romagna 10,96%; Lombardia 10,62%; Toscana 10,11%; Sicilia 8,22%; Campania 7,6%; Piemonte 6,83%; Veneto 6,6%; Lazio 6%; Calabria 5,68%; Puglia 5%; Abruzzo 4,68%; Marche 4,5%; Liguria 3,29%; Sardegna 3,17%; Umbria 2,24%; Molise 2,19%; Basilicata 2,18%.
Il finanziamento in oggetto dovrà essere utilizzato per la messa in sicurezza di ponti e viadotti esistenti e per la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza. Queste alcune delle spese ammissibili: censimento, classificazione del rischio, verifica della sicurezza, progettazione, direzione lavori, collaudo, controlli in corso di esecuzione e finali, monitoraggio strutturale, rilievi, studi e rilevazioni di traffico. Adesso, in seguito alla pubblicazione del DM 7 maggio 2021, spetta agli enti locali coinvolti avviare il Programma triennale 2021-2023 per porre in essere gli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento normativo, gli aspetti connessi alla durabilità degli interventi, i benefici apportati in termini di sicurezza, di riduzione del rischio, di qualità della circolazione degli utenti ed i relativi costi, e infine il cronoprogramma degli interventi.