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Prevenzione incendi, ecco le novità per gli impianti di condizionamento

Antincendio

La Commissione Ue ha ricevuto la bozza del provvedimento inerente alle disposizioni di prevenzione incendi per gli impianti di climatizzazione. Novità sull’uso di fluidi refrigeranti considerati “poco infiammabili”.

Arrivano novità per quanto riguarda gli impianti di climatizzazione e condizionamento considerati rilevanti nell’ambito della sicurezza antincendio. Grazie alla bozza del DM relativo alle “Disposizioni di prevenzione incendi per gli impianti di climatizzazione inseriti nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi” inviata alla Commissione europea l’11 novembre scorso, potrebbe essere presto concesso l’utilizzo di fluidi refrigeranti a minor incidenza sull’effetto serra anche se classificati come “poco infiammabili”.

Le novità

Il provvedimento concede il via libera all’utilizzo di fluidi refrigeranti classificati come a bassa infiammabilità a minor incidenza sull’effetto serra. Come noto, infatti, ad oggi è obbligatorio usare solo fluidi refrigeranti non infiammabili o non infiammabili e non tossici negli impianti di condizionamento presenti all’interno delle aree aperte al pubblico. L’aggiornamento delle disposizioni tecniche era necessaria per via del possibile superamento dei limiti posti dalle regole tecniche di prevenzione incendi grazie allo sviluppo tecnologico degli impianti, processo che permette di non penalizzare le soluzioni tecniche a minor impatto ambientale e maggiormente efficienti sotto il punto di vista energetico.

Cosa cambia per gli impianti di condizionamento

Le novità del decreto riguardano la progettazione, la costruzione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti di climatizzazione posti all’interno delle attività, nuove ed esistenti, soggette ai controlli di prevenzione incendi. Dunque sarà ammesso l’impiego di fluidi classificati A1 o A2L in base alla norma ISO 817 “Refrigerants – designations and safety ‘n classification” a patto che la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione siano eseguiti a norma di legge. La documentazione degli impianti dovrà inoltre comprendere il manuale di uso e manutenzione, messo a disposizione dal responsabile tecnico dell’impresa di installazione dell’impianto, e deve contenere il piano dei controlli, delle verifiche e delle operazioni di manutenzione.

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