Testo speciale dell’Inail, in collaborazione con il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, sui rischi di incendio ed esplosione in edilizia al fine di ridurre gli infortuni sul lavoro.
La presenza di più imprese in un cantiere e la frequente variazione della tipologia dei lavori da eseguire sono tra gli elementi che contribuiscono all’aumento del rischio di incendio nei cantieri edili. È quanto si apprende dalla recente pubblicazione redatta dall’Inail, in collaborazione con il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, elaborata con l’obiettivo di ridurre gli infortuni sul lavoro.
L’organizzazione
Secondo quanto emerso dalla guida dell’Inail, il rischio di incendi nei cantieri viene sottovalutato nonostante esistano lavori che possono rappresentare una fonte di innesco, i quali vanno ad aggiungersi agli eventuali comportamenti incauti dei lavoratori. Nei cantieri è possibile che gli obblighi inerenti la gestione delle emergenze, a carico del datore di lavoro, vengano regolati nell’ambito delle previsioni contrattuali dirottandoli a carico del committente. In questi casi, il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione prevede un sistema di gestione delle emergenze di tipo comune.
Negli appalti privati, invece, è possibile porre a carico dell’appaltatore la gestione delle emergenze per conto di imprese esecutrici, lavoratori autonomi e fornitori. Solitamente, all’interno del cantiere, le condizioni di lavoro sono caratterizzate dalla frequente rotazione del personale impiegato. Nella fase di allestimento, dunque, bisogna porre attenzione alle aree di rischio maggiore come: lo stoccaggio di materiali e uso di sostanze infiammabili, il deposito di rifiuti in attesa di allontanamento dal cantiere, l’installazione di impianti elettrici fissi e temporanei, i lavori di scavo in prossimità di reti di gas ed energia elettrica esistenti.
Guida per la prevenzione degli incendi
La guida individua le possibili fonti di rischio incendio ed esplosione suddividendole in materiali combustibili e infiammabili in edilizia, rischio elettrico, lavori a caldo e lavorazioni con uso di materiale esplosivo da cantiere. Inoltre, per quanto riguarda i cantieri di ristrutturazione e manutenzione, la guida individua rischi aggiuntivi causati dallo scavo in prossimità di tubazioni del gas e cavi di energia elettrica preesistenti, l’utilizzo di fiamme libere o lo stoccaggio di materiali infiammabili.
A tal proposito, il documento dell’Inail dedica un paragrafo agli edifici sottoposti a tutela, nei quali il fine della sicurezza antincendio è da perseguire in maniera coordinata con le esigenze di conservazione del bene tutelato che spesso non consentono il rispetto di prescrizioni imposte dal classico approccio alla prevenzione incendi. Qualora l’adeguamento risulti troppo invasivo per il bene tutelato si può ricorrere al procedimento di deroga o anche al “Fire Safety Engineering”, processo che consiste nel quantificare l’impatto di ogni soluzione tecnica sull’evoluzione dell’incendio in modo da progettare soluzioni che siano maggiormente proporzionate al rischio reale. In questi casi, si può ricorrere alla modellazione BIM che consente di includere tutti i parametri necessari per la definizione dei vari aspetti della strategia antincendio nonché l’inserimento dei prodotti certificati ai fini antincendio.