Senza permesso di costruire non è possibile realizzare in autonomia opere finalizzate a prevenire il rischio di smottamenti del suolo. Lo ha spiegato il Tar Campania attraverso la sentenza 4236/2021.
Il caso
Nel caso esaminato dai giudici il proprietario di un complesso immobiliare, senza richiedere il permesso, ha realizzato una struttura palificata in cemento sostenendo che l’opera era stata costruita per motivi di sicurezza, ovvero il contenimento di un costone nei pressi di una zona terrazzata. Nonostante l’ordine di demolizione emesso dal Comune, il responsabile ribadiva la totale assenza di rilevanza edilizia e di visibilità dell’opera stessa, affermando che quest’ultima non dovrebbe essere soggetta a permessi di costruzione o autorizzazioni paesaggistiche.
Secondo il proprietario del complesso l’opera porrebbe rimedio ad una situazione di pericolo testimoniando che nei pressi della sua abitazione si erano già verificati degli smottamenti del terreno.
No all’autonoma iniziativa
I giudici hanno respinto il ricorso del proprietario sostenendo che dal momento in cui sono stati utilizzati pali in cemento prefabbricato, si tratta di un intervento di natura non precaria. Le opere, ha ribadito il Tar, vanno considerate alla stregua di interventi di nuova costruzione e sono caratterizzate da un proprio impatto volumetrico ed ambientale che determina una trasformazione del territorio in zona assoggettata a vincolo paesaggistico. Inoltre, secondo i giudici, in presenza di evidenti pericoli di smottamento non sono consentite autonome iniziative d’urgenza e, in particolar modo in questo caso, il Tar ha rilevato che il responsabile non aveva avviato alcun progetto per la messa in sicurezza della zona. Questa serie di motivi ha portato il Tar a confermare la demolizione delle opere ordinata dal Comune.