Stato e Regioni raggiungono l’intesa per l’avvio del Piano pluriennale che porterà alla realizzazione, il miglioramento e l’ampliamento di asili nido e scuole materne, progetto previsto nell’ambito della Legge “Buona Scuola”.
Il piano – comunica il Miur tramite una nota – rappresenta una delle principali novità della legge 107 del 2015 (Buona Scuola) che, per la prima volta, ha sancito la nascita di un sistema integrato di istruzione per la fascia 0-6 anni, stanziando risorse specifiche al fine di potenziare i servizi offerti alle famiglie e, nel contempo, diminuire i costi sostenuti dai genitori.
Cosa prevede il piano?
Il Piano, di durata triennale, prevede l’assegnazione di 209 milioni di euro alle Regioni, fondi erogati dal Miur direttamente ai Comuni beneficiari, in forma singola o associata.
Il programma finanzierà interventi in materia di edilizia scolastica, sia con nuove costruzioni che con azioni di ristrutturazione, restauro, riqualificazione, messa in sicurezza e risparmio energetico di stabili di proprietà delle amministrazioni locali. Le risorse sosterranno inoltre parte delle spese di gestione destinate all’istruzione 0-6 anni, in modo da incrementare i servizi offerti alle famiglie e la riduzione dei costi che queste devono sostenere.
Ripartizione dei fondi tra le regioni
Per quanto riguarda l’anno 2017, il Fondo è stato distribuito tra le Regioni:
- Per il 40% in proporzione alla popolazione di età 0-6 anni, in base ai dati Istat;
- Per il 50% in proporzione alla percentuale di iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015;
- Per il 10% in proporzione alla popolazione di età 3-6 anni, non iscritta alla scuola dell’infanzia statale, in modo da garantire un accesso maggiore.
I commenti del MIUR
“Con questo Piano – dichiara la Ministra Valeria Fedeli – stiamo garantendo alle bambine e ai bambini pari opportunità di educazione, istruzione, cura, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche e culturali. Grazie alla legge 107 i servizi per l’infanzia escono dalla dimensione assistenziale ed entrano a pieno titolo nella sfera educativa. L’obiettivo è lavorare in sinergia con tutte le istituzioni coinvolte per offrire alle famiglie strutture e servizi ispirati a standard uniformi su tutto il territorio nazionale. L’assegnazione dei 209 milioni è un atto importante al quale dobbiamo fare seguire il nostro impegno condiviso per accelerare la realizzazione del sistema integrato. Fare crescere bene i più piccoli, fornire loro un’educazione e un’istruzione di qualità è una sfida che come Paese abbiamo deciso di fronteggiare aderendo all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile”.
“Con il via libera di oggi in Conferenza Unificata, il Piano di azione nazionale di attuazione del sistema integrato 0-6 anni viene inviato al Consiglio dei Ministri e potrà poi partire concretamente a beneficio delle nuove generazioni e delle famiglie. Il Piano – aggiunge il Sottosegretario Vito De Filippo – coinvolgerà attivamente tutti gli attori in campo. La sinergia è decisiva per portare a segno le nostre politiche educative. Il risultato di oggi ci dice che siamo sulla buona strada e che stiamo costruendo insieme, ciascuno per la propria parte, percorsi di crescita eguale su tutto il territorio, a partire dall’infanzia”.