Approvato il provvedimento che attua la direttiva dell’Unione europea n. 2013/30.
Il decreto prevede il rafforzamento del livello di sicurezza delle attività in mare in materia di idrocarburi.
Il Consiglio dei Ministri del 6 agosto ha approvato in via definitiva il decreto che da attuazione alla direttiva sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi e che modifica la direttiva 2004/35/CE concludendo il percorso iniziato in Italia e in Europa nel 2010 a seguito dell’incidente del Pozzo Macondo nel Golfo del Messico.
La norma è il frutto di un intenso e corale lavoro avviato nell’ottobre 2013 dal Ministero dello Sviluppo Economico, in stretta collaborazione con il Ministero dell’Ambiente a seguito dell’emanazione della direttiva da parte dell’Unione Europea.
La norma si prefigge, attraverso una gestione del rischio sistematica, l’obiettivo di prevenire per quanto possibile gli incidenti gravi legati alle operazioni in mare e limitarne le conseguenze nel caso in cui si verificassero, aumentando così la protezione dell’ambiente marino e delle economie costiere dall’inquinamento. Nel contempo stabilisce le condizioni minime di sicurezza per la ricerca e lo sfruttamento in mare nel settore degli idrocarburi, limitando possibili interruzioni della produzione energetica interna dell’Unione e migliorando i meccanismi di risposta in caso di incidente.
A garanzia del rispetto della norma vi sarà un Comitato composto da esperti nelle diverse discipline della sicurezza in mare. La presente direttiva dovrebbe applicarsi non solo ai futuri impianti e operazioni in mare nel settore degli idrocarburi, bensì anche agli impianti esistenti, fatti salvi i regimi transitori.
Si auspica quindi uno sviluppo sempre più attento alle problematiche sia di sicurezza dei lavoratori che di salvaguardia dell’ambiente.